Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino Riviera

Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale

La versione integrale del progetto è disponibile presso gli uffici della Comunità Montana Valsassina

paesaggio valsassina

“Tutelare e valorizzare la biodiversità”

TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ NELL’AREA DI INTERCONNESSIONE LUNGO LA DORSALE OROBICA

Progetto:

REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA CREAZIONE DI PLIS QUALI ELEMENTI DI TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DI CORRIDOIO TRA IL PARCO GRIGNA SETTENTRIONALE E I PARCHI DELLE OROBIE VALTELLINESI E BERGAMASCHE

Supervisione scientifica Università degli Studi dell’Insubria:
Adriano Martinoli
Damiano Preatoni

Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone e Val d’Esino:
Giacomo Camozzini
Elisabetta Brambilla
Giambattista Rivellini
Franco Angelini (Aspetti floristico – vegetazionali)
Angelo Sala (Aspetti storici, archeologici, paesaggistici, culturali)
Stefano Turri – Studio GeoSfera (Aspetti idrogeologici, geologici, geomorfologici)
Andrea Negrini (Strumenti urbanistici)

Istituto Oikos onlus:
Barbara Chiarenzi
Carlo Morelli
Martina Spada
Raoul Manenti 

SINTESI DELLO STUDIO

Con il presente Progetto la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera (Ente Gestore del Parco Regionale Grigna Settentrionale e del SIC IT2030001 Grigna Settentrionale) ha promosso e coordinato la redazione, l’avvio dell’iter procedurale e la diffusione, a livello locale, dei contenuti, di uno Studio di fattibilità finalizzato all’istituzione di tre Parchi di Interesse Sovracomunale (PLIS), quali strumento di miglioramento dello stato di conservazione della diversità biologica nel territorio di interconnessione tra il Parco Regionale Grigna Settentrionale e i parchi delle Orobie Valtellinesi e Bergamasche (e, più in generale nell’area biogeografica alpina). Il progetto, che è stato realizzato mediante un approccio scientificamente corretto e partecipativo, ha come area di riferimento quella ricompresa nei territori dei comuni dell’Unione dei comuni Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale (Cortenova, Introbio, Parlasco, Pasturo, Primaluna), dell’Unione dei comuni della Valvarrone (Introzzo, Sueglio, Tremenico, Vestreno) e del comune di Morterone.
La scelta di incentrare il progetto su tali aree è derivata dal fatto che queste porzioni di territorio risultano interessate da una presenza particolarmente significativa:
• di valenze di carattere naturalistico, associate a diffusi elementi di valore socio-economico e storico-culturale;
• di siti della Rete Natura 2000 (2 SIC e 1 ZPS), estesi su di una superficie di 7161 ha;
• di connettività tra aree di elevato interesse naturalistico-ambientale;
• nonché da un’elevata concentrazione di alcune attività produttive potenzialmente interferenti con componenti particolarmente sensibili della biodiversità (es. aree attrezzate per il turismo invernale, urbanizzazione dei fondovalle).
Lo Studio di fattibilità realizzato ha perseguito l’obiettivo principale del progetto attraverso una serie di coordinata di passaggi che hanno previsto:
• l’individuazione, la localizzazione e la caratterizzazione dei principali elementi di elevato interesse naturalistico (es. siepi e filari, boschi, aree umide, ricchezza di specie faunistiche ecc.) presenti nell’area di intervento, ma allo stato attuale ancora esclusi dal contesto delle aree protette;
• l’individuazione, la localizzazione e la caratterizzazione di elementi di criticità (es. disturbi determinati dall’urbanizzato e dalle infrastrutture, grado di frammentazione del paesaggio) presenti all’interno di tali aree, connessi con lo sfruttamento delle risorse del territorio e con l’urbanizzazione diffusa, esercitanti significativi “impatti” su habitat e/o specie che necessitano di essere rimossi o attenuati;
• la definizione di ipotesi di istituzione di PLIS nell’area di interconnessione tra i sopracitati tre parchi regionali, ai fini di una maggior protezione delle “valenze naturalistiche” del territorio, sia attraverso l’inclusione di tali elementi di valore naturalistico nel contesto delle aree protette, sia mediante l’esclusione, da tale contesto, di “elementi di perturbazione”, tenendo conto anche delle indicazioni prodotte nell’ambito del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n 7 del 23 e 24 marzo 2009 la variante di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale alla L. R. 12/2005 e s. m. i., nella parte relativa alla Rete Ecologica Provinciale (REP) e delle indicazioni della Rete Ecologica Regionale (RER) (deliberazione della Giunta n. 8/10962 del 30 dicembre 2009).
• la definizione di interventi di attenuazione/mitigazione dell’azione degli elementi di perturbazione individuati nell’area;
• l’individuazione di zone di connessione tra aree naturalisticamente importanti per il mantenimento della biodiversità, attualmente tra loro disgiunte, nella direzione di un’integrazione tra aree protette e restante territorio, sostenuta da un’interpretazione di quest’ultimo come un “sistema territoriale funzionale ambiente”, indicata come obiettivo anche dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale nella parte relativa alla Rete Ecologica Provinciale (REP).

Sulla base della pianificazione ora riportata, il Progetto è stato realizzato portando a termine quattro distinte azioni:

1. la redazione dello Studio di fattibilità per l’individuazione di PLIS quali strumenti di tutela e valorizzazione dell’area di connessione tra aree naturalisticamente importanti per il mantenimento della biodiversità quali i parchi Grigna settentrionale, delle Orobie Valtellinesi e delle Orobie Bergamasche;
2. l’individuazione e il coinvolgimento diretto dei portatori di interesse locali per la condivisione dei risultati dello Studio di fattibilità;
3. l’avvio dell’iter procedurale per l’attuazione dello Studio di fattibilità;
4. la diffusione a livello locale dei risultati dello Studio di fattibilità.

Per attuare il Progetto, la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera si è avvalsa di una partnership con Istituto Oikos Onlus (Organizzazione non lucrativa di Utilità Sociale), associazione laica e indipendente, fondata nel 1996 a Milano, con una specifica esperienza nel campo della conservazione ambientale, della gestione sostenibile delle risorse naturali e della pianificazione territoriale, iscritta nel Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Varese, riconosciuta come Associazione di Cooperazione dal Ministero Affari Esteri e membro dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN.)
Inoltre, alla pianificazione e alla realizzazione dello Studio di fattibilità, hanno preso parte anche alcuni Comuni competenti per il territorio, in qualità di “Soggetti sostenitori” del Progetto: Unione dei comuni Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale (Cortenova, Introbio, Parlasco, Pasturo, Primaluna), Unione dei comuni della Valvarrone (Introzzo, Sueglio, Tremenico, Vestreno), il comune di Morterone.
La Comunità Montana si è avvalsa infine della collaborazione dei seguenti Enti, che hanno partecipato al progetto in qualità di “Soggetti sostenitori”: Parco Regionale delle Orobie Bergamasche, Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, Provincia di Lecco, WWF Lecco, comune di Morterone, Unione dei comuni del centro Valsassina e della Grigna Settentrionale, Unione dei comuni della Valvarrone.

L’iter realizzativo del Progetto ha visto l’istituzione di un Gruppo di Lavoro Tecnico Interdisciplinare (GLTI), costituito da esperti di gestione e governance del territorio ed esperti in conservazione della biodiversità e pianificazione ambientale (Parco Regionale della Grigna Settentrionale, Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e riviera, Istituto Oikos, Provincia di Lecco).
Il Progetto è stato avviato nel mese di ottobre 2011 ed è terminato a giugno 2013 con una durata complessiva di 21 mesi.
Il costo complessivo del progetto ammonta a EURO 102.000, dei quali 58.000 a carico della Fondazione Cariplo, 37.000 a carico della Comunità Montana, 7.000 a carico di Istituto Oikos Onlus.

MOTIVAZIONI CHE HANNO CONDOTTO ALLA REDAZIONE DEL PRESENTE STUDIO

Le motivazioni principali che hanno determinato l’avvio del progetto e la redazione dello Studio di fattibilità, hanno preso origine dalla volontà di migliorare lo stato di conservazione della diversità biologica nella dorsale orobica, ossia nel territorio compreso tra i parchi Grigna settentrionale, Orobie Bergamasche e Orobie Valtellinesi. Tale area, ed in particolare la porzione inclusa nei territori dei comuni dell’Unione dei comuni Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale (Cortenova, Introbio, Parlasco, Pasturo, Primaluna), dell’Unione dei comuni della Valvarrone (Introzzo, Sueglio, Tremenico, Vestreno) e del comune di Morterone, presenta infatti ambiti di notevole rilevanza naturalistico‐ambientale, importanti per la conservazione sia di habitat, sia di specie animali e vegetali rare e minacciate.
Alcune di queste valenze naturalistiche sono attualmente tutelate grazie all’inserimento di parte del territorio in siti della Rete Natura 2000 o in aree protette istituite ai sensi della L.N. 394/91. Tuttavia, l’analisi di dettaglio delle caratteristiche del territorio della Valsassina e delle aree limitrofe, ha messo in evidenza, da un lato, l’assenza di corridoi ecologici di collegamento fra le aree protette e, dall’altro, l’esistenza di aree di particolare pregio attualmente non sottoposte a forme di tutela, che potrebbero adeguatamente fungere da zone di interconnessione.
Da queste osservazioni e dalla volontà espressa da parte degli Enti locali di tutelare e valorizzare, non solo le valenze naturalistiche e ambientali, ma anche quelle storico-culturali dell’area di studio, è emersa la necessità di dare origine ad un percorso condiviso, per l’individuazione degli strumenti normativi e gestionali e delle informazioni storico-naturalistiche necessarie per promuovere le più opportune forme di tutela del territorio, che hanno portato alla pianificazione e alla definizione del presente Studio di fattibilità.

Allegati (2)

Ultimo aggiornamento

18 Aprile 2021, 17:25